{"type":"FeatureCollection","features":[{"type":"Feature","properties":{"id":4601,"name":"Agriturismo Greppi – Crescentino","description":"\n
Str. Saluggia, 110, 13044 Crescentino VC<\/p>\n\n\n\n
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Grazie alla vicinanza con la stazione di Porta Susa. Se invece arrivate dalla stazione di Porta Nuova, potete raggiungerci con la Metro (4 fermate). Se venite dall’aeroporto con la navetta, potrete scendere alla fermata della stazione di Porta Susa e dal\u00ec in 5 minuti arrivate all’Hotel. Se invece siete in auto abbiamo a disposizione dei parcheggi privati fuori dalla ZTL.<\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n Corso S. Martino 5<\/p>\n\n\n\n 10122 TorinoWhatsapp: +39 389 6371333<\/a> <\/p>\n\n\n\n info@hoteltorinoportasusa.it<\/a><\/p>\n","modified":"2021-04-07T14:04:21","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"zindex":"","image":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2021\/04\/h6-300x164.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[231,142]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/4557","wp_edit":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=4557&action=edit","web":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/poi\/hotel-torino-porta-susa\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":""},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[7.669226,45.0751]}},{"type":"Feature","properties":{"id":4493,"name":"Volpedo","description":"\n Siamo in Piemonte, in provincia di Alessandria, in uno dei Borghi pi\u00f9 belli d\u2019Italia.<\/p>\n\n\n\n Allo sbocco del torrente Curone, nella pianura Padana, abbracciato a valle dalle colline, sorge Volpedo, il paese che ha visto nascere il pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907), uno dei pittori italiani pi\u00f9 in vista del suo tempo, conosciuto in particolare per la sua opera \u201cIl Quarto Stato\u201d. L\u2019artista amava talmente il suo luogo natio che scelse sia di restarvi a vivere che di aggiungere alla sua firma \u201cda Volpedo\u201d.<\/p>\n\n\n\n Questa premessa \u00e8 doverosa sia perch\u00e9 \u00e8 impossibile parlare di Volpedo senza parlare del suo artista, sia perch\u00e9 l\u2019amore che il pittore nutriva per la sua terra la dice lunga sulla bellezza del posto.<\/p>\n\n\n\n Il nucleo storico di Volpedo si sviluppa su una collinetta sulla sponda destra del torrente, In questo luogo pieno di fascino spicca l\u2019Ottocento: lo si legge in tutta la sua fisionomia, negli edifici, nella piazza, nelle case che hanno conservato l\u2019originaria pietra nuda, che nel corso dei secoli \u00e8 stata sottratta al letto del torrente vicino.<\/p>\n\n\n\n Passeggiare per Volpedo equivale quindi a compiere un itinerario tra paesaggio ed arte. <\/p>\n\n\n\n Cosa vedere a Volpedo Studio del pittore Pellizza da Volpedo La pieve romanica di San Pietro Palazzo Comunale Museo interattivo di Pellizza da Volpedo Spello<\/strong><\/p>\n\n\n\n \u201cSplendidissima Colonia Julia\u201d ai tempi dei romani e oggi uno dei Borghi pi\u00f9 Belli d’Italia. La citt\u00e0 medievale \u00e8 ancora cinta dalle Mura Romane<\/strong> ben conservate, nelle quali si aprono tre porte: sulla Via Roma, la Porta Urbica<\/strong> e, sulla Piazza del Mercato la grandiosa Porta Consolare<\/strong>, del I sec. a. Cristo. La terza porta, chiamata Porta Venere<\/strong>, presenta due belle torri a base dodecagonale, le Torri di Properzio<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n Da non perdere \u00e8 la Chiesa di Santa Maria Maggiore<\/strong> con la famosa Cappella Baglioni<\/strong> con il pavimento maiolicato di Deruta e gli affreschi del Pinturicchio<\/strong> che sono considerati la sua migliore produzione ed il suo autoritratto.<\/p>\n\n\n\n Vale anche la pena una visita alla Casa romana<\/strong>, risalente al I secolo d. C.: gi\u00e0 restaurata nel II secolo, fu riportata alla luce nel 1885 grazie agli scavi eseguiti sotto il Municipio. L\u2019iscrizione presente sulle mura dell\u2019edificio fa ritenere che lo stesso fosse di propriet\u00e0 di Vespasia Polla (madre di Vespasiano): sono ancora ben visibili l’atrio con la pavimentazione originaria a mosaico a tessere bianche e nere, l\u2019impluvium, decorato con un mosaico ad onda, le quattro stanze laterali all’atrio e il grande ambiente in cui si svolgevano le riunioni familiari, con il triclinio sul lato destro e il peristilio a sinistra.<\/p>\n\n\n\n la chiesa di S. Andrea,<\/strong> edificata nel 1258, \u00e8 sede di una comunit\u00e0 di Frati minori fondata da Andrea Caccioli, seguace di San Francesco e la chiesa di S. 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Ai giorni ns. Assisi gi\u00e0 da lontano al visitatore appare con molteplicit\u00e0 di chiese, case e campanili, ancora cinta nella cerchia delle antiche mura medioevali, e su cui domina la Rocca Maggiore, antica fortezza che, con le sue torri e gli imponenti bastioni, sembra voler proteggere ancora la citt\u00e0. Luogo di pellegrinaggio del mondo cristiano, dominata dalle figure di S. Francesco e S. Chiara, la citt\u00e0 \u00e8 un importantissimo polo artistico e culturale, oltre che religioso, dove ogni anno confluiscono pellegrini e turisti da tutte le parti del mondo. Camminando per le sue strade lastricate in pietra, come le mura delle abitazioni, realizzate in pietra bianca e rossa del Monte Subasio, in un susseguirsi ininterrotto di salite e discese, di paesaggi incantati costruiti da panorami improvvisi, che si aprono dalle viuzze sulla vallata anche il visitatore pi\u00f9 scettico avverte che San Francesco non poteva che nascere ad Assisi.<\/p>\n\n\n\n La Basilica di S. Francesco.<\/p>\n\n\n\n Questo imponente edificio, iniziato nel 1228, due anni dopo la morte di S. Francesco, fu concluso per gran parte nel 1230. In quell\u2019 anno ne fu traslata la salma. La basilica \u00e8 costituita dalla sovrapposizione di due chiese. Il progetto della basilica si ritiene essere opera di Frate Elia, assunto a vicario generale dell\u2019Ordine Francescano dopo la morte di S. Francesco.Nella due chiese hanno lavorato grandi pittori come Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Cimabue , Giotto e loro allievi.<\/p>\n\n\n\n `Piazza del Comune’<\/p>\n\n\n\n Percorrendo Via S.Francesco prima di arrivare alla piazza del Comune si trova il museo del Foro. Da di qui si accede al foro Romano, tre metri sotto la piazza. In Piazza , sul lato settentrionale, sorgono: il Palazzo del Capitano (13\u00b0) e il campanile della Torre del Popolo (13\u00b0). Il tempio di Minerva, attiguo alla Torre del Popolo, \u00e8 una testimonianza di edificio templare Romano del 1 sec. A C.. Nel 16\u00b0 sec. fu convertita nella chiesa di S. Maria sopra Minerva. Sull\u2019 altro lato il Palazzo dei Priori (13\u00b0 – 15\u00b0 sec), oggi sede del Comune.<\/p>\n\n\n\n San Rufino<\/p>\n\n\n\n La Cattedrale \u00e8 dedicata a S. Rufino vescovo, martirizzato nel 3\u00b0 sec. La bellissima facciata romanica ha tre portali, che corrispondono alle tre navate e tre rosoni (12\u00b0 sec). L\u2019interno fu restaurato nel 16\u00b0 sec. Nella chiesa si trova l\u2019antico fonte battesimale, dove furono battezzati S. Francesco, S. Chiara e nel 1197 Federico II, il futuro imperatore. <\/p>\n\n\n\n Rocca Maggiore<\/p>\n\n\n\n Assisi \u00e8 dominata dall\u2019imponente Rocca Maggiore. La prima rocca ospit\u00f2 per diversi anni Federico II di Svevia ed il duca Corrado di Lutzen, suo precettore, ma nel 1198 fu cacciato via dalla popolazione, che demol\u00ec la Rocca. Fu ricostruita nel 1367 per volere del Cardinale Egidio Albornoz.<\/p>\n\n\n\n La Basilica di S. Chiara<\/p>\n\n\n\n Costruita tra 1257-1265 su probabile progetto di Filippo da Campello. Notevoli sono i tre grandi archi all\u2019esterno del 1351. L\u2019interno \u00e8 ad una navata. Nella cappella di S. Giorgio sono custodite le reliquie di S. Francesco e S. Chiara ed il Crocefisso, che secondo la tradizione avrebbe parlato a S. Francesco nella chiesa di S. Damiano. Nella cripta (19\u00b0 sec.) si trova un\u2019 urna di vetro con i resti mortali di S. 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La Laguna Nord di Venezia, le barene, la sabbia finissima: una citt\u00e0 sull\u2019acqua e fatta d\u2019acqua. Un entroterra ricco di fascino e storia. Dalle colline del Prosecco, con Conegliano e Valdobbiadene, sino a Venezia e le grandi citt\u00e0 d\u2019arte del Veneto, senza perderti un indimenticabile tour fra le isole della Laguna: Murano, Burano, Torcello. Il mare di Jesolo ti aspetta tutto l\u2019anno!<\/p>\n","modified":"2020-06-30T15:13:34","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"imageGallery":[{"src":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/06\/8-768x644.jpg","id":4029,"caption":""}],"image":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/06\/9-768x644.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[231]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/4049","wp_edit":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=4049&action=edit","web":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/poi\/jesolo\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":""},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[12.6438498,45.5334198]}},{"type":"Feature","properties":{"id":3980,"name":"Treviso","description":"\n Treviso \u00e8 una citt\u00e0 con molti canali, situata nell’Italia nordorientale. 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Il dramma di Shakespeare ha certamente fatto la fortuna della citt\u00e0 veneta: una buona parte dell\u2019economia della citt\u00e0 si basa su questo \u201cturismo romantico\u201d, che trova la sua degna conclusione sotto al famoso balcone di Giulietta. Un concentrato di testimonianze artistiche, storiche e culturali immerse nella suggestiva atmosfera di vicoli e piazze completata dai sapori della cucina tradizionale e territoriale. <\/p>\n\n\n\n L’Arena di Verona La Casa di Romeo e Giulietta a Verona Chiesa di San Zeno Maggiore a Verona<\/p>\n\n\n\n La leggenda narra che durante l\u2019inondazione dell\u2019Adige nel 589, l\u2019acqua si blocc\u00f2 sulla soglia di questa Chiesa sorta sul luogo di sepoltura del Vescovo Zeno. San Zeno, di origine africana, fu l\u2019ottavo vescovo di Verona (362-380 circa) e convert\u00ec la citt\u00e0 al cristianesimo.<\/p>\n\n\n\n Piazza delle Erbe a Verona<\/p>\n\n\n\n Un colorato mercato di frutta e verdura con la sua schiera di ombrelloni, circondato da edifici e monumenti storici \u00e8 la caratteristica principale di Piazza delle Erbe: la piazza pi\u00f9 antica di Verona, dove gli edifici medievali, pian piano, hanno preso il posto di quelli romani. I Ponti di Verona Piazza dei Signori e Arche Scaligere a Verona Il potere amministrativo di Verona si \u00e8 sempre concentrato in questa bella piazza circondata da edifici monumentali collegati fra loro da portici e arcate.<\/p>\n\n\n\n Piazza Br\u00e0 a Verona Castelvecchio a Verona Cosa mangiare a Verona La diga del Panperduto<\/strong> sul Ticino e le opere ad essa collegate vennero inaugurate nel 1884 dal progetto di Eugenio Villoresi, solo dopo molti anni di studi e di varianti. Il canale, che qui nasce e che ancora oggi porta il nome del suo illustre progettista, ha trasformato completamente il territorio e le attivit\u00e0 ad esso collegato, rendendo fertile una terra poco produttiva e diventando fondamentale nell\u2019economia agricola della campagna a nord di Milano.<\/p>\n\n\n\n Pochi anni dopo, all\u2019inizio del \u2018900, grazie ai progressi ottenuti nella produzione e distribuzione di energia elettrica, venne inaugurato anche il canale Industriale; esso si forma dallo stesso snodo idraulico del Canale Villoresi e viene utilizzato tutt\u2019ora per alimentare diverse centrali idroelettriche presenti lungo il suo corso.<\/p>\n\n\n\n La diga del Panperduto e tutto il complesso sistema idrico che qui si sviluppa sono rimasti quasi immutati dalla loro nascita e continuano ancora oggi a ricoprire un ruolo fondamentale sia nell\u2019economia che nella cultura del territorio in cui sono inseriti.SCOPRI LE NOSTRE VISITE<\/a><\/p>\n\n\n\n
Tel.: +39 011 0712909<\/a><\/p>\n\n\n\n
La maggior parte di quello che Volpedo offre \u00e8 legato al suo artista Pellizza. che incontrerete pi\u00f9 volte nel vostro itinerario sotto forma di opera d\u2019arte.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019atelier di Pellizza costruito nel 1888, era per l\u2019artista luogo di lavoro ma anche luogo di incontro con gli amici. Si tratta di un prezioso contenitore della memoria, di un luogo che riesce a catapultare il visitatore in quello che era il mondo dell\u2019artista: una grande stanza rimasta come allora, dove tutto ha un\u2019anima: ritratti, disegni, cavalletti, tavolozze, la sua biblioteca, tutto racconta dell\u2019autore de Il Quarto Stato, uno dei capolavori della pittura universale.<\/p>\n\n\n\n
Si tratta del principale monumento del paese al cui si possono ammirare affreschi attribuiti alla scuola dei tortonesi fratelli Manfredino e Franceschino Boxilio (XV secolo \u2013 inizio XVI secolo un San Luigino, opera di Giuseppe Pellizza (1894)<\/p>\n\n\n\n
Proseguendo verso il centro del borgo, si pu\u00f2 ammirare l\u2019ottocentesco Palazzo Comunale, al suo interno si pu\u00f2 vedere una lapide con bassorilievo marmoreo.<\/p>\n\n\n\n
Sorge in un piccolo scantinato dove immagini proiettate e commentate spiegano il capolavoro del pittore Giuseppe Pellizza \u201cIl Quarto stato\u201d. Si parler\u00e0 di errori, di tecniche, di quelli che sono stati dubbi e vittorie del celebre artista.<\/p>\n","modified":"2020-10-05T15:09:18","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"image":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/10\/WhatsApp-Image-2020-06-25-at-20.03.15-768x1024.jpeg","taxonomy":{"webmapp_category":[231]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/4493","wp_edit":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=4493&action=edit","web":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/poi\/volpedo\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":""},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[8.9836299,44.8894639]}},{"type":"Feature","properties":{"id":4332,"name":"(022) Spello","description":"\n
Eppure identificare Verona come la citt\u00e0 di Romeo e Giulietta ha nascosto altre bellezze di questa citt\u00e0, non a caso definita la \u201cPorta d\u2019Italia\u201c, perch\u00e9 anticipa a chi proviene da nord, il volto, la bellezza, la sostanza del nostro Paese.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019Anfiteatro Romano, meglio conosciuto con il nome di \u201cArena\u201d, \u00e8, insieme a Romeo e Giulietta, il simbolo che rende famosa Verona in tutto il mondo e la prima cosa che i turisti scelgono di vedere appena messo piede in citt\u00e0.
Probabilmente costruita intorno al I secolo, l\u2019Arena, come tutti gli anfiteatri, ospitava gli spettacoli dei gladiatori. Era il quarto anfiteatro dopo il Colosseo di Roma, quello di Capua e quello di Milano con una struttura solida ed imponente con l\u2019esterno rivestito di mattoni e pietra veronese che creano uno scintillante effetto cromatico. All\u2019interno, con il movimento concentrico delle gradinate, incute negli spettatori un singolare effetto di maestosit\u00e0. Prende il nome dalla \u201crena\u201d, la sabbia che si trova nella parte centrale su cui si svolgevano gli spettacoli. Poteva ospitare fino a 30.000 spettatori lasciando ampio spazio di movimento a chi si esibiva. Grandioso palcoscenico di importanti rappresentazioni musicali, l\u2019Arena continua a preservare la sua millenaria funzione, anche se con spettacoli meno cruenti!<\/p>\n\n\n\n
Verona \u00e8 il teatro dove si \u00e8 consumata la tragica vicenda amorosa di Romeo e Giulietta, resa immortale dalla penna di William Shakespeare. In un edificio del XIII secolo situato nel centro storico,i veronesi hanno riconosciuto la casa dei Capuleti: la leggenda si lega alla realt\u00e0, trovando in essa dei punti di riferimento. Una splendida facciata ricoperta di mattoni con un portale in stile gotico conduce i visitatori verso l\u2019interno: nel cortile \u00e8 visibile una statua in bronzo di Giulietta ed il celeberrimo balcone che ha visto nascere l\u2019amore tra i due giovani. La casa di Giulietta \u00e8 una tappa obbligata, anche se molto turistica, di chi vuole scoprire i luoghi che ispirarono la storia d\u2019amore per eccellenza. Che crediate o meno alla leggenda, resta una delle cose da vedere assolutamente a Verona. Meno fortuna ha la Casa di Romeo, oggi abitazione privata, a poco distanza dalle Arche Scaligere (punto 8). Sulla facciata gotica un\u2019iscrizione recita \u201cOh! Dov\u2019\u00e8 Romeo?\u2026 Taci, ho perduto me stesso: io non son qui e non son Romeo, Romeo \u00e8 altrove\u201d (Atto 1, scena 1). La Tomba di Giulietta si trova in un antico convento di frati Cappuccini del XIII secolo in Via del Pontiere, 35. Visitabile da marted\u00ec a domenica 8,30-19,30 -luned\u00ec 13,30-19,30. Biglietto intero \u20ac 4.50.<\/p>\n\n\n\n
La Chiesa di San Zeno Maggiore \u00e8 uno dei pi\u00f9 grandi esempi dell\u2019architettura romanica in Italia e l\u2019attuale aspetto pare risalga al XII secolo. Oltre a custodire il corpo del Santo, la Chiesa \u00e8 ricca di sculture e pitture dal XII al XVI secolo, tra queste un\u2019attenzione particolare va alla Pala di San Zeno di Andrea Mantegna, primo esempio di \u201csacra conversazione\u201d con al centro la Madonna col Bambino. Da sinistra si riconoscono San Pietro con le chiavi, San Paolo con la spada, San Giovanni evangelista con la veste rosata, San Zeno in abiti vescovili, San Benedetto col saio monacale, San Lorenzo con la graticola, San Gregorio Magno vestito da papa e San Giovanni Battista con la tipica veste da eremita nel deserto. <\/p>\n\n\n\n
\u00c8 il luogo dove meglio si pu\u00f2 cogliere il lato pi\u00f9 popolare e vivace della citt\u00e0, senza rinunciare all\u2019aspetto culturale della vostra vacanza. Durante il mercato, il sabato e la domenica, \u00e8 il salotto della citt\u00e0, dove i veronesi si incontrano per far la spesa o per il rito dell\u2019aperitivo serale. Sulla piazza affacciano il Palazzo del Comune, la Torre dei Lamberti, la Casa dei Giudici e le case dei Mazzanti. Sul lato pi\u00f9 piccolo c\u2019\u00e8 il barocco Palazzo Maffei impreziosito da diverse statue di dei greci: Giove, Ercole, Minerva, Venere, Mercurio e Apollo. Bellissima la Casa dei Mercanti (o Domus Mercatorum), dove oggi ha sede la Banca Popolare di Verona. Nella piazza c\u2019\u00e8 la fontana denominata \u201cMadonna Verona\u201d che si contende l\u2019attenzione con il Capitello, detto anche Tribuna ed erroneamente Berlina. Esisteva gi\u00e0 nel XIII secolo, quando sotto di esso sedevano i podest\u00e0 per la cerimonia dell\u2019insediamento e o i pretori prima del loro insediamento.<\/p>\n\n\n\n
Il fiume Adige attraversa e taglia in due Verona: i ponti, quindi, hanno svolto da sempre una funzione essenziale per la citt\u00e0. Oggi ce ne sono 7 che hanno condiviso il destino di essere stati distrutti dai nazisti in ritirata e poi ricostruiti negli anni successivi.Il pi\u00f9 vecchio di tutti \u00e8 il Ponte di Pietra, di epoca romana che ancora oggi collega il Teatro Romano con il centro cittadino. Per fortuna i blocchi di pietra e i mattoni, proiettati nel letto del fiume dall\u2019esplosione furono recuperati e usati per ricostruire il ponte in modo molto fedele all\u2019originale. L\u2019altro ponte rappresentativo \u00e8 quello Scaligero, proprio di fronte al Castelvecchio. Costruito nella seconda met\u00e0 del XIV secolo con 3 arcate disuguali, sub\u00ec lo stesso destino del Ponte di Pietra e come questo ricostruito nel 1951 con le pietre e i mattoni originali recuperati sul fondo dell\u2019Adige.<\/p>\n\n\n\n
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Al centro della piazza colpisce subito la grande statua di Dante che a Verona trov\u00f2 rifugio subito dopo l\u2019esilio da Firenze. Si entra in piazza dall\u2019Arco della Costa e subito ci si trova a sinistra la facciata della Domus Nova. Proseguendo in senso orario si incontra la Loggia del Consiglio e il Palazzo degli Scaligeri, Signori di Verona dal 1260 al 1387. Segue il Palazzo del Capitanio con la torre angolare che domina la piazza, collegato da un arco al Palazzo della Ragione. Dall\u2019arco si accede al cortile del Mercato Vecchio con la splendida Scala della Ragione. Dalla Torre dei Lamberti si ammira uno splendido panorama sulla piazza e sui tetti di Verona. Quasi in una piazzetta a parte si trova la Chiesa di Santa Maria Antica nel cui cortile si innalzano le Arche Scaligere. Il suggestivo complesso funerario \u00e8 uno straordinario esempio dell\u2019architettura gotica in Italia. Le Arche furono edificate per ospitare le spoglie di alcuni rappresentanti della famiglia dei della Scala. Spiccano per monumentalit\u00e0 e decorazioni quelle di Cangrande I, Mastino II e Cansignorio<\/p>\n\n\n\n
Piazza Br\u00e0 \u00e8 una delle pi\u00f9 grandi piazze d\u2019Europa, dominata dalla sagoma dell\u2019Arena e impreziosita da alcuni palazzi storici. La piazza prende il nome dal termine tedesco breit, che significa largo.
In Piazza Br\u00e0 c\u2019\u00e8 il liston, il lastricato in marmo rosa della Valpolicella, lo stesso usato per costruire l\u2019Anfiteatro romano. Sul liston i veronesi amano incontrarsi, passeggiare e chiacchierare, prima di sedersi ai tavolini dei bar per un caff\u00e8 o un aperitivo. Una tradizione che viene da lontano perch\u00e9 gi\u00e0 Goethe, nel suo saggio Viaggio in Italia, scriveva \u201c..sul lastricato largo della Bra\u2019 camminava una moltitudine di gente\u201d. Oltre all\u2019Arena, sulla piazza affacciano Palazzo della Gran Guardia sede di mostre ed eventi e Palazzo Barbieri sede del Municipio.<\/p>\n\n\n\n
Cangrande II della Scala volle la costruzione dei Castelvecchio per assicurasi una fortezza contro i pericoli esterni che potevano arrivare dal ponte, ma anche contro possibili sollevamenti della popolazione in seguito alle lotte interne alla famiglia Scaligera.
Il Ponte Scaligero a cui \u00e8 collegato, infatti, proiettava il Castello al di l\u00e0 del fiume assicurando una via di fuga verso la campagna. Come il ponte, anche il Castello ha vissuto fortune alterne. Dopo la caduta degli Scaligeri fu usato dai veneziani come deposito d\u2019armi per poi diventare caserma durante il dominio francese e quello austriaco. Il restauro del 1926 rimosse gli elementi militari e inser\u00ec richiami tardogotici e rinascimentali. Castelvecchio ha due nuclei: in quello di destra ci sono il cortile maggiore e la piazza d\u2019armi; in quello di sinistra la reggia scaligera dove abitavano i signori con un cortile pi\u00f9 stretto e una doppia cinta muraria. Al centro, l\u2019alta Torre del Mastio da cui si accede al Ponte Scaligero sull\u2019Adige. Oggi ospita un museo con opere di arte medievale, rinascimentale e moderna. Il Museo non \u00e8 molto grande ma ci sono almeno 20 capolavori: tra questi la Sacra Famiglia di Mantegna, il Fanciullo con con Pupazzo di Caroto, il Ritratto femminile di Rubens, La Madonna della quaglie attribuita al Pisanello, San Girolamo penitente del Bellini e molti altri.<\/p>\n\n\n\n
Verona ha tradizione culinaria secolare, che discende dalle cucine dei signori locali e oggi viene continuata dai ristoranti e dalle trattorie. Non solo riso e polenta, ma alcune specialit\u00e0 poco conosciute fuori dai confini locali ma da provare assolutamente:
la \u201cpear\u00e0\u201c, ad esempio, manzo bollito con salsa di pane, pepata al formaggio, la \u201cpastisada de caval\u201c, stufato di carne equina che accompagna gli gnocchi locali; o le \u201cpaparele\u201c, tagliatelle con piselli e fagioli. Da provare anche la Renga de Parona di Verona a base di acciughe. Tra i dolci il Pandoro, conosciuto in tutto il mondo, il nadal\u00ecn (forma di stella a otto punte ) e il mandorlato di Cologna Veneta. Non va dimenticato che Verona \u00e8 poi la prima provincia italiana per la produzione di vini D.O.C., quindi non fatevi mancare a tavola un piacevole Bardolino o un corposo Valpolicella.<\/p>\n","modified":"2020-06-09T16:39:18","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"image":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/06\/verona-1000x600-1-768x461.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[231]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/3917","wp_edit":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=3917&action=edit","web":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/poi\/verona\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":""},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[10.9916215,45.43838419999999]}},{"type":"Feature","properties":{"id":3714,"name":"Hotel La Conchiglia – Romano di Lombardia","description":"","modified":"2020-06-09T10:46:34","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"taxonomy":{"webmapp_category":[231,142]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/3714","wp_edit":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=3714&action=edit","web":"http:\/\/bicievacanze.be.webmapp.it\/poi\/hotel-la-conchiglia-romano-di-lombardia\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":""},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.7426093,45.52229020000001]}},{"type":"Feature","properties":{"id":3603,"name":"Diga del Panperduto","description":"\n