{"type":"FeatureCollection","features":[{"type":"Feature","properties":{"id":2836,"name":"Ostello di San Francesco (Pellegrino Parmense)","description":"
L’ostello, situato al centro del paese, \u00e8 un luogo storico di accoglienza per i pellegrini che si recavano nei luoghi santi. L’edificio che oggi lo ospita fu inizialmente sede di un convento di frati minori, fondato da San Bernardino da Siena nel 1424 – il quale giunse a Pellegrino durante una delle sue lunghe peregrinazioni – e da lui dedicato a S. Francesco. Nel 1514 i frati crearono nelle adiacenze del convento un oratorio dedicato a San Rocco. Il convento fu chiuso nel 1805 per decreto napoleonico e parzialmente distrutto; l’oratorio, invece, rimase legato al clero locale e fu completamente distrutto dopo la seconda guerra mondiale. Nei secoli divenne poi sede di un ospedale e di una scuola fino a diventare l’attuale ostello. I lavori di ristrutturazione dell’edificio, avvenuti nel 1999 in occasione del Giubileo, hanno riportato alla luce tracce di una chiesa preesistente, con affreschi di gran pregio, come quello dedicato a San Bonaventura. Attualmente la struttura dispone di 40 posti letto ed \u00e8 circondata da un piccolo giardino e da un anfiteatro fruibili dagli ospiti.<\/p>\n
\u00abLa Voce di Pellegrino\u00bb (2012), pag. 27.<\/p>\n
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Careno)","description":" Il santuario di Careno \u00e8 stato fin da secoli meta di pellegrinaggio. La zona di Careno anticamente includeva nel proprio territorio la frazione di Mercato, l’attuale Pellegrino, che divenne Comune e, per decreto di Maria Luigia che accolse le istanze degli abitanti, ottenne una propria Parrocchia solo nel 1836. L’origine della Chiesa \u00e8 molto antica: fu fondata nel 944(1), probabilmente da un tale Gherardo da Cornazzano, un nobile locale, come si evince dall’iscrizione attualmente riportata sull’architrave d’ingresso – in origine inscritta sulle pareti della Chiesa – e viene menzionata per la prima volta in un documento del 1230 come cappella dipendente dalla pieve di Serravalle. Anticamente Careno – e quindi anche Pellegrino – apparteneva allo Stato e Diocesi di Piacenza; non si sa con certezza la data in cui pass\u00f2 a far parte della Diocesi di Parma, ma sicuramente fin dal 1578, anno in cui Monsignor Castelli vi fece visita, della quale ci rimane una relazione conservata nell’Archivio Vescovile di Parma. (2) (1)MILLE IERANT QVIGINTA MINVS SEX ORDINE MESSIS DVM MOLEM HANC FIERI MAGNE GHIRARDE IVBES\u00a0 Cfr. E. Guerra, Cenni storici di Careno e del suo Santuario<\/em>, pp. 21-22. L’autore spiega il distico latino ammettendo entrambe le traduzioni (944 o 1044) ma ritiene pi\u00f9 probabile la datazione anteriore.<\/p>\n (2) Cfr. E. Guerra, cit<\/em>., pp. 17-19.<\/p>\n (3) E. Dall’Olio, Itinerari turistici della provincia di Parma<\/em>, Parma, vol. 2, pag. 81.<\/p>\n \u00abLa Voce di Pellegrino\u00bb (2014), pp. 48-51<\/p>\n","modified":"2021-05-20T09:44:41","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"zindex":"","imageGallery":[{"src":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/10\/Santuario-Careno-1.jpg","id":1276,"caption":"Santuario di Careno"},{"src":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Interno-Santuario-Careno-1.jpg","id":2854,"caption":""},{"src":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Interno-Santuario-Careno-2.jpg","id":2855,"caption":""},{"src":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Santuario-Careno-abside.jpg","id":2856,"caption":""},{"src":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Santuario-Careno-3.jpg","id":2857,"caption":""},{"src":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Santuario-Careno-2.jpg","id":2858,"caption":""},{"src":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Santuario-Careno-Casa-torre.jpg","id":2859,"caption":""}],"image":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/10\/Santuario-Careno-1.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[297],"where":[224,236]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"reachability":{"by_bike":{"check":false,"description":""},"on_foot":{"check":false,"description":""},"by_car":{"check":false,"description":""},"by_public_transportation":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/2853","wp_edit":"http:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=2853&action=edit","web":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/poi\/santuario-di-careno-pellegrino-parmense-loc-careno\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","ele":570,"sequence":2},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.925823000000037,44.721958]}},{"type":"Feature","properties":{"id":2846,"name":"Muretto a secco sentiero 804 (Pellegrino Parmense)","description":" Tratto di muro a secco lungo il sentiero CAI 804, che collega Pellegrino Parmense con la cima del Monte S. 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Il Campi riferisce di una donazione fatta da Lanfranco nel 1095 alla Chiesa di Santa Cristina, sita sul monte di Careno; il Guerra dichiara che essa appare in un atto del 926, perci\u00f2 a quel tempo era gi\u00e0 officiata(1). La Chiesa era posta sotto la giurisdizione del Vescovo di Parma, nonostante si trovasse nel territorio della Diocesi di Piacenza, il che fu causa di una lunga controversia nel 1176, in seguito alla quale la Chiesa fu data in commenda ai Cavalieri di Malta. Secondo Dall’Olio(2) si tratterebbe di una vera e propria Basilica e nelle sue adiacenze si trovava anche la cella, costituita da una cucina e una camera, destinata all’alloggio di qualche monaco. In origine, vi era anche la torre con una campana che nel 1790 fu poi trasferita, per ordine dei Cavalieri di Malta, all’Oratorio dei Santi Simone e Giuda, a Sanguinaro. Il primo eremita ricordato dai documenti fu San Moderanno, originario di Berceto, de presenti vita degente in eremo posito super Monte S. Christina, sic appellatus in territorio Pellegrini\u00a0<\/em>(3). L’ultimo fu il frate Canuto (Paolo Giovanelli di Pellegrino) che mor\u00ec nel 1783; da quel momento in poi, la cella non fu pi\u00f9 utilizzata e anche anche la Chiesa di Santa Cristina and\u00f2 in rovina. Nel 1973 i fenomeni di erosione hanno riportato alla luce un tratto di strada romana ben conservato in direzione Careno-Monte Santa Cristina, il che ha fatto supporre l’esistenza in questo luogo di un tempio romano dedicato a divinit\u00e0 silvane, trasformato poi in luogo di culto cristiano.<\/p>\n (1) E. Guerra, Cenni storici di Careno e del suo Santuario<\/em>, Parma, 1902, pp. 53-54.<\/p>\n (2) E. Dall’Olio, Itinerari turistici della provincia di Parma<\/em>, Parma, 1977, vol.2, pag. 82.<\/p>\n (3) Testamento di Antonio Busetti del 7 marzo 1687 rogato nel castello di Pellegrino, tratto da E. Dall’Olio, cit.,<\/em> pag. 82.
\nLa struttura ha subito profonde modifiche nel corso dei secoli: la primitiva chiesa romanica, a croce latina, era molto semplice e aveva un’unica navata; nel XV secolo fu suddivisa in tre navate, separate da pilastri ottagonali in cotto sui quali poggiano le volte a crociera, e la navata centrale fu sopraelevata rispetto a quelle laterali. A quest’epoca risalirebbero i pregevoli affreschi, che, coperti da uno strato di intonaco nell’intervento di restauro settecentesco, sono stati riscoperti all’inizio del secolo scorso. Nel Settecento furono aggiunti i porticati laterali, per far fronte alle esigenze di accoglienza e ospitalit\u00e0 dei numerosi pellegrini che vi giungevano, soprattutto in occasione della festa della Beata Vergine Assunta. \u00abNel Santuario, dichiarato tale il 29 gennaio 1902 dal vescovo di Parma Mons. F. Magnani, vi si venera un’immagine della Madonna detta comunemente “dei matti” perch\u00e9 ad essa ricorrono in particolare i sofferenti di malattie nervose. La notizia fu salutata dall’entusiasmo generale specialmente il 15 agosto in occasione dell’annuale ricorrenza della festivit\u00e0 della Madonna; questa data gi\u00e0 da alcuni secoli prima era caratterizzata da numerosi pellegrinaggi: era un appuntamento al quale non si poteva mancare. La sera precedente la festa si accendevano fuochi e nelle posizioni strategiche si piazzavano gli ambulanti con le loro merci tra cui non mancava il vino; si legge: “Nel 1842 nei giorni 14 e 15 agosto furono presenti in Careno oltre 30.000 persone; in tale occasione nove bottiglieri, venuti da Pellegrino e da Vianino, vendettero quasi tre mezze di vino ciascuno, pari ad ht.80”. In esso vi sost\u00f2 nel 1821 il card. Giulio Maria di Somaglia e a ricordo della sua visita venne rifatto l’altare di S. Michele; oltre la struttura e i pochi frammenti di affreschi ricordati, nella chiesa vi si conservano paramenti in broccato rosso e bianco dei secoli XVII e XVIII e preziose argenterie settecentesche\u00bb. (3)
\nUn recente progetto di restauro avviato nel 2004 a cura dell’architetto Isabella Tagliavini ha inoltre portato alla scoperta di ben 11 sepolture individuali al di sotto della pavimentazione.<\/p>\n
\nI ruderi si trovano nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via Longobarda<\/a>, che collega la pianura Padana al mare ligure-tirreno, attraversando due Parchi regionali e uno nazionale, e ricadendo per buona parte dentro l’area MAB-UNESCO.<\/p>\n","modified":"2021-05-20T09:44:48","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"zindex":"","imageGallery":[{"src":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Eremo-Monte-Santa-Cristina.jpg","id":2792,"caption":""},{"src":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Eremo-Monte-Santa-Cristina-1.jpg","id":2793,"caption":""}],"image":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Eremo-Monte-Santa-Cristina.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[53,257],"where":[224,236]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"reachability":{"by_bike":{"check":false,"description":""},"on_foot":{"check":false,"description":""},"by_car":{"check":false,"description":""},"by_public_transportation":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/2791","wp_edit":"http:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=2791&action=edit","web":"https:\/\/caiparma.wp.webmapp.it\/poi\/ruderi-delleremo-di-santa-cristina-pellegrino-parmense\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","ele":963,"sequence":4},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.897033999999962,44.718962]}}]}