{"type":"Feature","properties":{"id":20019,"name":"Cavalciotto di Santa Lucia","description":"
La citt\u00e0 di Prato era dotata di un complesso sistema di canalizzazione delle acque che, grazie a sbarramenti e gore, attraversava la citt\u00e0 in varie direzioni. Le acque del Bisenzio erano incanalate a monte di Prato, nella zona detta salto del “Cavalciotto”, intorno alla quale si espresse anche Galileo Galilei (le strutture idrauliche del “Cavalciotto” si incontrano lungo il suggestivo percorso ciclabile che da Prato sale verso Vaiano). Nei pressi di Porta al Serraglio le acque si ripartivano in quattro gore, di cui una, diretta verso la campagna, era utilizzata per l’agricoltura e per alcuni mulini e opifici, mentre le altre tre entravano in citt\u00e0, fornendo forza motrice alle varie manifatture cittadine.<\/p>\n
Le minacciose piene del Bisenzio furono sempre oggetto di grande attenzione. Nel 1630 Galileo fu invitato dal Granduca Ferdinando II de’ Medici, in qualit\u00e0 di suo matematico primario, a partecipare ad un sopralluogo presso il fiume Bisenzio, insieme all’architetto granducale Giulio Parigi e agli ingegneri Alessandro Bartolotti e Stefano Fantoni. La visita fu poi rinviata per dar modo a Galileo e a Parigi di esaminare le proposte elaborate dagli ingegneri. Bartolotti pensava di eliminare le tortuosit\u00e0 del fiume riducendolo a canale, mentre Fantoni riteneva che il fiume dovesse mantenere il suo corso naturale, intervenendo soltanto nei punti pi\u00f9 pericolosi, soprattutto rafforzandone gli argini. Quest’ultima ipotesi fu sostenuta anche da Galileo in una lunga lettera a Raffaello Staccoli del 1631. Fantoni e Galileo, riconoscendo la causa principale delle inondazioni del Bisenzio, proponevano di liberare il letto del fiume, liberandolo dai depositi che provocavano il rialzamento del livello dell’acqua. In merito alle soluzioni proposte dal Bartolotti, lo scienziato pisano si espresse, invece, piuttosto criticamente, avvalendosi di alcuni ragionamenti matematici. Successivamente, Galileo denunci\u00f2 la presenza dello stesso problema per altri fiumi dell\u2019Osmannoro, per i quali esort\u00f2 a prendere analoghi provvedimenti. Gli studi sul Bisenzio costituirono motivo di scambi epistolari tra Galileo, Benedetto Castelli, Andrea e Niccol\u00f2 Arrighetti sul problema della velocit\u00e0 delle acque correnti. A Castelli, Galileo invi\u00f2 copia della sua lettera allo Staccoli. Anche Cesare Marsili, nel 1631, scrisse a Galileo a proposito del Bisenzio, sottolineando le analogie tra questo fiume e il Reno.<\/p>\n","modified":"2018-06-29T09:41:45","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"taxonomy":{"webmapp_category":[13]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"https:\/\/girolibero.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/20019","wp_edit":"http:\/\/girolibero.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=20019&action=edit","translations":{"en":{"id":20150,"name":"Cavalciotto di Santa Lucia","web":"https:\/\/girolibero.webmapp.it\/\/cavalciotto-di-santa-lucia\/?lang=en","source":"https:\/\/girolibero.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/20150","description":"
The city of Prato was equipped with a complex system of canalization of water that, thanks to barriers and canals, crossed the city in various directions. The waters of the Bisenzio were channeled upstream of Prato, in the area known as the jump of the “Cavalciotto”, around which Galileo Galilei was also expressed (the hydraulic structures of the “Cavalciotto” meet along the evocative cycle path that leads from Prato to Vaiano) . Near Porta al Serraglio the waters were divided into four canals, one of which, directed towards the countryside, was used for agriculture and for some mills and factories, while the other three entered the city, supplying power to the various manufactures towns.<\/p>\n
The menacing floods of the Bisenzio were always the object of great attention. In 1630 Galileo was invited by Grand Duke Ferdinando II de ‘Medici, as his primary mathematician, to participate in an inspection at the river Bisenzio, together with the grand-ducal architect Giulio Parigi and the engineers Alessandro Bartolotti and Stefano Fantoni. The visit was then postponed to allow Galileo and Parigi to examine the proposals made by the engineers. Bartolotti thought of eliminating the river’s tortuosity by reducing it to the canal, while Fantoni believed that the river had to maintain its natural course, intervening only in the most dangerous points, above all by strengthening its banks. This last hypothesis was also sustained by Galileo in a long letter to Raffaello Staccoli of 1631. Fantoni and Galileo, recognizing the main cause of the floods of the Bisenzio, proposed to free the river bed, freeing it from deposits that caused the level of water. Regarding the solutions proposed by Bartolotti, the Pisan scientist expressed himself rather critically, using some mathematical reasoning. Subsequently, Galileo denounced the presence of the same problem for other Osmannoro rivers, for which he exhorted them to take similar measures. The studies on the Bisenzio constituted a motive for exchanges of letters between Galileo, Benedetto Castelli, Andrea and Niccol\u00f2 Arrighetti on the problem of the speed of running waters. At Castelli, Galileo sent a copy of his letter to Staccoli. Also Cesare Marsili, in 1631, wrote to Galileo about Bisenzio, underlining the similarities between this river and the Rhine.<\/p>\n"}},"web":"https:\/\/girolibero.webmapp.it\/poi\/cavalciotto-di-santa-lucia\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":""},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[11.11781667,43.90701667]}}