{"type":"Feature","properties":{"id":7883,"name":"Pieve di Vorno","description":"
Denominazione<\/strong>: Plebs S. Petri de Eowurno Storia e architettura<\/strong> Opere d’arte<\/strong> Particolare accenno meritano infine il “fonte battesimale” con pila svasata in un blocco di pietra, opera neoclassica probabilmente di Lorenzo Nottolini, e l’interessante acquasantiera della fine del Medioevo, tra l’altro “sorella” di un’altra, presente nella cattedrale cittadina di San Martino. Quest’ultima fu eseguita in marmo di Carrara e presenta eleganti segni che caratterizzano inequivocabilmente l’epoca, ormai pronta ad un grande cambiamento stilistico.<\/p>\n Fonte: Capannori Terra di Toscana (http:\/\/www.capannori-terraditoscana.org\/il_territorio\/le_pievi\/vorno.html)<\/p>\n","modified":"2020-01-10T14:34:11","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"image":"https:\/\/www.montepisano.travel\/wp-content\/uploads\/2018\/02\/53_pieve_di_vorno-300x198.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[365]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"related_url":[""],"locale":"it","source":"https:\/\/www.montepisano.travel\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/7883","wp_edit":"http:\/\/www.montepisano.travel\/wp-admin\/post.php?post=7883&action=edit","translations":{"en":{"id":8066,"name":"Pieve di Vorno","web":"http:\/\/www.montepisano.travel\/en\/pieve-di-vorno\/","source":"https:\/\/www.montepisano.travel\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/8066","description":" Denominazione<\/strong>: Plebs S. Petri de Eowurno Storia e architettura<\/strong> Opere d’arte<\/strong> Particolare accenno meritano infine il “fonte battesimale” con pila svasata in un blocco di pietra, opera neoclassica probabilmente di Lorenzo Nottolini, e l’interessante acquasantiera della fine del Medioevo, tra l’altro “sorella” di un’altra, presente nella cattedrale cittadina di San Martino. Quest’ultima fu eseguita in marmo di Carrara e presenta eleganti segni che caratterizzano inequivocabilmente l’epoca, ormai pronta ad un grande cambiamento stilistico.<\/p>\n Fonte: Capannori Terra di Toscana (http:\/\/www.capannori-terraditoscana.org\/il_territorio\/le_pievi\/vorno.html)<\/p>\n"}},"web":"https:\/\/www.montepisano.travel\/poi\/pieve-di-vorno\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":""},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[10.513874562704473,43.78873411665527]}}
\nLocalit\u00e0<\/strong>: Vorno
\nData della prima documentazione della pieve<\/strong>: anno 867<\/p>\n
\nAttestata come pieve dall’ 867, la pieve di Vorno \u00e8 dedicata a San Pietro ed era forse una delle 28 esistenti a Lucca al tempo del vescovo Frediano.
\nIn documenti del 1000 risulta che dipendevano dalla Pieve le chiese di Cantignano, Coselli, Guamo e Verciano, mentre dall’Estimo del 1260 ne risultano solo due.
\nAbbiamo notizie dell’esistenza di un primitivo edificio religioso, di probabile fondazione longobarda, ma di questo non rimane traccia oltre il documento d’archivio. La struttura di un edificio successivo (riferibile all’incirca al XII sec.) ha sub\u00ecto ovunque trasformazioni radicali e di essa non rimane altro che un capitello erratico attribuito alla scuola del Beduino e la serie delle colonne di sostegno della navata centrale, racchiuse nei pilastri.
\nNel 1793 viene deciso l’ampliamento della pieve e i lavori vengono affidati a Giovan Battista Petri: vengono abbattuti la parte centrale del porticato e la facciata allineata alle ali del porticato. Inoltre viene alzato e risistemato il campanile.
\nIl campanile<\/strong> si trova alla destra della chiesa e il materiale utilizzato per la costruzione fu la pietra di Guamo, proveniente dalle immediate pendici dei Monti Pisani. E’ a pianta quadrata, con paramento pieno, ad eccezione dei quattro finestroni ad arco, con bifore dagli eleganti capitelli, aperti in corrispondenza della cella campanaria. Ne attesta la vetust\u00e0 una lapide con iscrizione, posta alla sua base.<\/p>\n
\nAll’interno della Pieve sono conservati numerosi dipinti, in gran parte restaurati, tra i quali \u00e8 necessario ricordare: la tela della “Madonna col Bambino fra San Giovanni Battista e San \u00a0Pietro” di Antonio Corsi (1488- 1489), la “Madonna del Rosario fra Santi” (XVII sec.), la “Madonna fra i Santi” (XVII sec.), la “Deposizione” (XVI- XVII sec.), i 14 quadri della “Via Crucis” (seconda met\u00e0 del XVIII sec.) la grande tela della “Madonna Assunta fra S. Piero e S. Paolo eseguita nel 1795 da Stefano Tofanelli (situata dietro l’altare maggiore) e infine l’ “ex voto” dipinto su tavola nel 1833 da Eusebio Puccini, allievo del Tofanelli.<\/p>\nAttestata come pieve dall’867, la pieve di Vorno \u00e8 dedicata a San Pietro ed era forse una delle 28 esistenti a Lucca al tempo del vescovo Frediano.<\/h4>\n
\nLocalit\u00e0<\/strong>: Vorno
\nData della prima documentazione della pieve<\/strong>: anno 867<\/p>\n
\nAttestata come pieve dall’ 867, la pieve di Vorno \u00e8 dedicata a San Pietro ed era forse una delle 28 esistenti a Lucca al tempo del vescovo Frediano.
\nIn documenti del 1000 risulta che dipendevano dalla Pieve le chiese di Cantignano, Coselli, Guamo e Verciano, mentre dall’Estimo del 1260 ne risultano solo due.
\nAbbiamo notizie dell’esistenza di un primitivo edificio religioso, di probabile fondazione longobarda, ma di questo non rimane traccia oltre il documento d’archivio. La struttura di un edificio successivo (riferibile all’incirca al XII sec.) ha sub\u00ecto ovunque trasformazioni radicali e di essa non rimane altro che un capitello erratico attribuito alla scuola del Beduino e la serie delle colonne di sostegno della navata centrale, racchiuse nei pilastri.
\nNel 1793 viene deciso l’ampliamento della pieve e i lavori vengono affidati a Giovan Battista Petri: vengono abbattuti la parte centrale del porticato e la facciata allineata alle ali del porticato. Inoltre viene alzato e risistemato il campanile.
\nIl campanile<\/strong> si trova alla destra della chiesa e il materiale utilizzato per la costruzione fu la pietra di Guamo, proveniente dalle immediate pendici dei Monti Pisani. E’ a pianta quadrata, con paramento pieno, ad eccezione dei quattro finestroni ad arco, con bifore dagli eleganti capitelli, aperti in corrispondenza della cella campanaria. Ne attesta la vetust\u00e0 una lapide con iscrizione, posta alla sua base.<\/p>\n
\nAll’interno della Pieve sono conservati numerosi dipinti, in gran parte restaurati, tra i quali \u00e8 necessario ricordare: la tela della “Madonna col Bambino fra San Giovanni Battista e San \u00a0Pietro” di Antonio Corsi (1488- 1489), la “Madonna del Rosario fra Santi” (XVII sec.), la “Madonna fra i Santi” (XVII sec.), la “Deposizione” (XVI- XVII sec.), i 14 quadri della “Via Crucis” (seconda met\u00e0 del XVIII sec.) la grande tela della “Madonna Assunta fra S. Piero e S. Paolo eseguita nel 1795 da Stefano Tofanelli (situata dietro l’altare maggiore) e infine l’ “ex voto” dipinto su tavola nel 1833 da Eusebio Puccini, allievo del Tofanelli.<\/p>\n