{"type":"Feature","properties":{"id":7876,"name":"Villa Bernardini","description":"
In ognuno dei tre piani sono presenti 5 aperture: tre centrali ravvicinate e 2 laterali pi\u00f9 distanti, allineate con quelle degli altri piani. Tutte sono sottolineate da cornici di pietra di Matraia. Le tre aperture centrali del primo piano sono costituite dalle arcate del portico, cui si accede con una scalinata. Al primo piano quindi si hanno delle aperture pi\u00f9 grandi che nel secondo e quelle del secondo sono a loro volta pi\u00f9 grandi di quelle, pressoch\u00e9 quadrate, dell’ultimo piano. Questa disposizione d\u00e0 un effetto di solenne solidit\u00e0 alla villa. La finestra centrale del secondo piano, punto focale della facciata, ha un balcone ed \u00e8 sormontata da un\u00a0timpanospezzato.<\/p>\n
L’interno della villa conserva gli arredi originali seicenteschi assieme a quelli commissionati nel corso del tempo dalla famiglia, che \u00e8 sempre rimasta proprietaria dell’edificio.
\nE’ notevole nella parte a monte del giardino il\u00a0teatro di verzura realizzato con siepi di Buxus sempervirens. Le siepi, formate da parallelepipedi bassi e sormontati da forme sferiche, dividono in pi\u00f9 livelli lo spazio ad anfiteatro che \u00e8 retrostante l’edificio: la sistemazione geometrica cos\u00ec ottenuta \u00e8 di grande effetto scenografico.<\/p>\n
Un’epigrafe data la Villa al 1615. La costruzione, secondo Isa Belli Barsali, ha come modello Villa Burlamacchi oggi Rossi a Gattaiola, risalente alla met\u00e0 del secolo precedente. Le analogie sono forti sia nella sua struttura complessiva a blocco cubico, sia nella presenza del portico al primo piano.
\nAll’interno della villa c’\u00e8 un modellino in legno di un progetto per la sistemazione del giardino a monte. Il progetto del XVIII sec, interessante per la sistemazione di gusto francesizzante delle aiole, che prevedeva elaborati\u00a0parterres, non fu mai realizzato, e si prefer\u00e0 la sistemazione che \u00e8 tuttora presente. Il giardino nella parte a valle \u00e8 ottocentesco, mentre al XVIII secolo risale la zona con fontane e statue che si trova a destra dell’edificio.<\/p>\n