{"type":"Feature","properties":{"id":437,"name":"Cave di Montalto","description":"
Il gruppo delle cave di Monte Alto e\u0300 noto per essere stato tra i primi ad essere riattivati dopo il periodo d’influenza napoleonico.
\nGrazie alla “liberalizzazione mineraria” del “Motu proprio” (1788) ed ai finanziamenti della Banca Elisiana di Elisa Bonaparte Baciocchi, imprenditori italiani e stranieri (Sancholle Henraux, Beresford, Gusbyn e altri) iniziarono ad acquistare terreni dagli ex comunelli di Retignano e Volegno e a compiere le prime escavazioni in Versilia del periodo della rivoluzione industriale.<\/p>\n<\/div>\n
I lavori a Montalto iniziarono nel 1818-1820 alla ricerca di varieta\u0300 particolari di marmi della Versilia tra le quali il bardiglio fiorito.
\nLa produzione fu notevole grazie alla qualita\u0300 del materiale estratto e prosegui\u0300 per piu\u0300 di un secolo e mezzo.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n
Nel secondo dopoguerra la ditta Henraux dette in affitto la gestione alle comunita\u0300 di cavatori di Retignano e Volegno. Tra il 1965 e il 1970 il sistema di lizzatura dei marmi venne abbandonato e i siti estrattivi non vennero attrezzati con strade per gli automezzi. Fu cosi\u0300 che a partire dal 1965 le cave vennero progressivamente abbandonate.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n