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La fortezza, le cui prime notizie documentate risalgono agli inizi del XII secolo, conserva tutti gli elementi di un castrum medievale con un vero sistema di fortificazioni che risponde all’organizzazione militare e giuridica di un dominio feudale. Le mura castellane includono la corte, la cappella, e diverse torri.
\nNella documentazione medievale il toponimo Verrucola viene associato al nome di una famiglia nobile, i Bosi, che detiene il dominio dell’insediamento. Strutture difensive vengono documentate a Verrucola dei Bosi gi\u00e0 alle soglie del XII secolo. Nel 1104 un atto notarile \u00e8 rogato in caminata domini Bosonis: si pensa faccia riferimento ad una casa-torre, forse collegata ad un castrum citato in un documento del 1148, anno in cui in una bolla di papa Innocenzo III c’\u00e8 riferimento alla ecclesiam S. Margarite de castro Verucula.<\/p>\n
L’importanza strategica dovuta alla presenza di percorsi viari transappenninici fa s\u00ec che nel corso dei secoli XIII e XIV Verrucola sia contesa tra diverse forze. L’antica signoria dei Bosi, i Dallo, i Nobili di Castello Aghinolfi, i Lucchesi ed i Malaspina lottano tra loro per assumerne il dominio. Questi ultimi rivendicano antichi privilegi imperiali basati su diritti legati alla propria genealogia. Sulla base di questi privilegi comprendono Verrucola nella loro prima divisione del 1221 tra Corrado e Opizzone Malaspina ma non ne avranno il pieno dominio che oltre un secolo dopo.<\/p>\n
Nel 1277 Cubitosa, vedova del marchese Isnardo Malaspina, perde il dominio su Verrucola, che torner\u00e0 ai suoi legittimi possessori con il figlio Gabrile, padre di Spinetta Malaspina, che poi deve ridividere nel 1291 il feudo con i Dallo ed i Nobili di Castello Aghinolfi. La situazione degenera ben presto e nel 1299 i Dallo si fanno vassalli di Lucca, a cui consegnano il castello, pur non riuscendo ad espugnarne il cassero. Solo nel 1312 Spinetta rientra in possesso della Verrucola, sconfiggendo i lucchesi, e nel 1315 compra la parte del feudo che era dei Nobili di Castello Aghinolfi.<\/p>\n
Nei primi del XIV secolo Spinetta perde quasi tutti i suoi beni e va esiliato a Verona in seguito alla sconfitta riceuta da Castruccio Castracani, il cui esercito invade la Lunigiana distruggendo il castello di Agnino e altre fortificazioni minori. Solo l’improvvisa morte del nemico permette a Spinetta di rientrare in possesso della Verrucola e degli altri possedimenti. Assegna la fortezza per testamento ai figli di Isnardo II, e suoi nipoti. Nel 1399 i Visconti di Milano calano in Lunigiana, espugnano la Verrucola mandando in esilio il marchese Niccol\u00f2, l’ultimo dei quattro figli di Isnardo II, e la sua famiglia. Questi, che governa il feudo fin dal 1348, nel 1402 rientra in possesso delle sue terre ma nel giugno del 1418 assieme alla famiglia \u00e8 assassinato nel castello da sicari dei marchesi Leonardo e Galeotto di Castel dell’Aquila, loro congiunti. Gli unici scampati alla strage sono la figlia Giovanna e il figlio Spinetta, che chiedono protezione alla Repubblica fiorentina.
\nAltare della chiesa di Santa Margherita dei Bosi all’interno della fortezza della Verrucola<\/p>\n
I marchesi dell’Aquila s’impadroniscono del feudo espandendosi nella Lunigiana orientale, ma incontrano l’opposizione di Firenze che lo recupera a favore del superstite Spinetta. Tuttavia i coinvolgimenti bellici di Verrucola non sono ancora finiti ed il castello viene conquistato nel 1437 da Niccol\u00f2 Piccinino, per conto del ducato di Milano, e ancora nel 1450 del marchese Giacomo I Malaspina. Spinetta prima di morire nel 1478 lascia il suo feudo per testamento alla Repubblica Fiorentina che vi consolida il suo dominio.<\/p>\n
La struttura subisce gravi danneggiamenti nel 1481 a seguito di un terremoto. Parzialmente recuperata \u00e8 trasformata per conto del monaco agostiniano Alessio Casani nel XVI secolo in un monastero di monache agostiniane e la cappella castrense prende titolo di chiesa di Santa Margherita. Nel 1977 il castello viene recuperato dallo scultore Pietro Cascella e dalla moglie Cordelia von den Steinen che ne fanno la loro dimora.<\/p>\n
\u00c8 del gennaio 2014 lo studio del ricercatore fivizzanese Rino Barbieri che ha identificato, lungo le mura castellane che guardano a levante, le rovine di una Chiesa avente una architettura preromanica: la pi\u00f9 volte citata nei documenti medievali come Chiesa di Santa Margherita che ai pi\u00f9 appariva solo come un muro di contenimento o romano. \u00c8 in questa chiesa che il grande condottiero e feudatario Spinetta Malaspina voleva essere sepolto allorch\u00e9 nel 1352 dett\u00f2 il suo testamento. Del vecchio edificio religioso si sono perse le tracce da secoli, forse da quel terremoto rovinoso del 1481 che fracass\u00f2 anche il Castello. Da allora la popolazione utilizz\u00f2 la cappella del maniero malaspiniano e della vecchia chiesa si perse la memoria. La rivelazione del sito originario della chiesa protoromanica potrebbe portare a nuove scoperte archeologiche.
\nDescrizione
\nVeduta<\/p>\n
La planimetria della fortezza corrisponde ai caratteristici nuclei urbani medievali. La moltitudine di torri, edifici e palazzi costruiti dai diversi possessori fa s\u00ec che non si possa identificare un unico nucleo architettonico. Ci\u00f2 nonostante sono evidenti i connotati medievali che sono rimasti anche in et\u00e0 rinascimentale. L’imponenza e il prestigio del palazzo hanno fatto s\u00ec che i feudatari successivi a Spinetta, che apport\u00f2 al complesso possenti torri di fiancheggiamento e complet\u00f2 la cinta muraria, non ne abbiano modificato la struttura.<\/p>\n
Nella parte alta del colle sorge un edificio di ridotte dimensioni di pianta rettangolare, forse la casa-torre dei Bosi o il cassero che i Lucchesi nel 1300 non riuscirono ad espugnare. All’interno del borgo si erge un grande palazzo di forma quadrangolare che si articola su tre livelli sovrapposti, la probabile residenza di Spinetta: distrutta da Castruccio nel 1319, ricostruita dopo il 1328, viene citata nel testamento del marchese. Maestosa \u00e8 la sua sala del pian terreno, chiamata sala d’armi, coperta da una struttura voltata gravante in parte sulla muratura perimetrale e in parte su di un unico pilastro centrale di pianta ottagonale.<\/p>\n
Una grossa torre rettangolare di architettura trecentesca si alza sul lato orientale a difesa del borgo. Sul perimetro dell’intero complesso si ergono circuiti murari: quello pi\u00f9 esterno, del XV secolo, racchiude il borgo che \u00e8 accessibile dall’estreno tramite due porte. Quello pi\u00f9 interno circonda la casa-torre ed il palazzo di Spinetta, posti sulla sommit\u00e0 del colle. La porta principale della fortezza a nord \u00e8 affiancata ad una torre quadrangolare. [da www.visittuscany.it]<\/p>\n","modified":"2020-01-31T14:59:35","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"imageGallery":[{"src":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-content\/uploads\/2019\/08\/la-verrucola-4_p_b681bfa1c58023befc5e82611b3d1603_160431c0191b0729f44ed023e993e098-768x576.jpg","id":3457,"caption":"Fivizzano- Verrucola"}],"image":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-content\/uploads\/2019\/08\/la-verrucola-4_p_b681bfa1c58023befc5e82611b3d1603_160431c0191b0729f44ed023e993e098-768x576.jpg","audio":null,"taxonomy":{"webmapp_category":[195]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/3467","wp_edit":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-admin\/post.php?post=3467&action=edit","translations":{"en":{"id":3465,"name":"Verrucola fortress","web":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/\/verrucola-fortress\/?lang=en","source":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/3465","description":"
A square-shaped building divided into three layers is located inside the fortified village, they suppose it was the residence of Spinetta, destroyed by Castruccio in 1319, but it was completely rebuilt in the following years. The Palace has a huge room on the ground floor, called \u201carmory room\u201d, covered by a vaulted structure.<\/p>\n
On the eastern side of the Verrucola Fortress there is a large rectangular tower of fourteenth-century architecture, built to defend the village.<\/p>\n
The complex is protected by multiple city walls, erected over the centuries. The outer walls (fifteenth century), enclose the entire village and the access is limited to only two doors.<\/p>\n
The internal walls protect the tower house and the palace of Spinetta (photo above: the tower on the left surrounded by cypresses), placed on top of the hill.<\/p>\n
The fortress main gate is located to the north, under the big square-shaped tower.<\/p>\n","audio":null}},"web":"http:\/\/selfguided-toscana.it\/poi\/fortezza-della-verrucola\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":""},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[10.136541599999987,44.24252839999999]}}