{"type":"Feature","properties":{"id":11401,"name":"Antrodoco","description":"
Antrodoco<\/strong> (‘Ndre\u00f3cu in dialetto locale)\u00a0E\u2019 un comune italiano di 2.442 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio, appartenente alla\u00a0Comunit\u00e0 montana del Velino.\u00a0Nell’etimo stesso di Antrodoco, “tra i monti”,\u00a0\u00e8 suggellata la posizione geografica di questo\u00a0centro, tra le risorse agricole della vallata\u00a0alluvionale del Velino e quelle pastorali delle\u00a0montagne incombenti.<\/p>\n Le notizie di Antrodoco in\u00a0et\u00e0 classica sono molto scarne. Definito vicus,\u00a0villaggio, da Strabone, un centro demico\u00a0secondario non dotato di particolari autonomie\u00a0amministrative, le altre provengono\u00a0esclusivamente dagli itinerari e quindi dalla sua importanza stradale come modo di giunzione tra il\u00a0diverticolo della Salaria che dava accesso all’alta\u00a0valle dell’Aterno vera e propria che si inoltrava nel\u00a0pi\u00f9 difficile tratto appenninico.\u00a0Sfuggono pertanto le origini dell’abitato.\u00a0L’importanza stessa da un punto di vista strategico, fa presupporre che esso fosse gi\u00e0 abitato in\u00a0et\u00e0 preromana, nessuna prova positiva \u00e8 mai stata per\u00f2 trovata per avvalorare questa ipotesi.<\/p>\n Presente come “mansio” nelle carte di Augusto nel 14 a.c., in seguito alla conquista\u00a0normanna, Antrodoco fu concesso da Ruggero II come feudo in capite a Raimondo da Lavareta,\u00a0oggi Barete nell’aquilano; fu tolto nel 1226, dopo assedio ai Lavareta che si erano ribellati, per Nel 1821 la cittadina fu teatro della prima battaglia del Risorgimento Italiano: la battaglia\u00a0di Antrodoco. Lo scontro ebbe luogo tra il 7 e il 9 marzo, prevalentemente nelle gole di Antrodoco,\u00a0dove si fronteggiarono le truppe napoletane capitanate da Guglielmo Pepe e l’esercito austriaco,\u00a0guidato dal generale Frimont. Pepe ebbe la peggio e Frimont venne ricompensato dal suo re,\u00a0Ferdinando I, con il titolo di Principe di Antrodoco.<\/p>\n Nel 1860 Antrodoco, gi\u00e0 del Regno delle\u00a0Due Sicilie, diventa parte del Regno d’Italia. In\u00a0questo periodo si manifest\u00f2 fortemente anche Dal 2006 Antrodoco \u00e8 insignito del titolo di citt\u00e0.<\/p>\n Da\u00a0ricordare, tra quelli di maggior interesse, i rinvenimenti d’et\u00e0 romana<\/strong> compiuti sullo scorcio del\u00a0secolo scorso durante i lavori per la costruzione della stazione ferroviaria, alcune tombe a\u00a0cappuccina, delle epigrafi ed resti di alcuni ambienti, che sono stati identificati con un impianto termale, da collegare probabilmente sia alle ben note sorgenti antrodocane sia ai servizi connessi\u00a0con la mansio ricordata dagli itinerari d’et\u00e0 classica.<\/p>\n Tra le diverse chiese in Antrodoco, di particolare rilevanza architettonica e storica, \u00e8 la\u00a0chiesa di S. Maria Extra Moenia<\/strong>, gi\u00e0 ricordata nel VI secolo in un passo dei dialoghi di S. Gregorio\u00a0Magno.<\/p>\n La piazza principale di Antrodoco \u00e8 Piazza del Popolo<\/strong>. Su di essa affaccia Palazzo Pallini<\/strong>,\u00a0dalla facciata in stile liberty, appartenuto a Nicola Pallini (ideatore del liquore mistr\u00e0 che porta il\u00a0suo nome); al centro della piazza si trova una fontana realizzata nel 1975 dallo scultore locale\u00a0Sotero Sciubba.<\/p>\n <\/p>\n Da “Il Ginepro” , numero monotematico di Maggio 2020 dedicato al Sentiero Italia CAI nella regione Lazio. CAI sezione di Monterotondo.<\/em><\/p>\n","modified":"2020-10-12T16:20:10","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"zindex":"","taxonomy":{"webmapp_category":[874]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"related_url":[""],"locale":"it","source":"https:\/\/sentieroitalia.cai.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/11401","wp_edit":"http:\/\/sentieroitalia.cai.it\/wp-admin\/post.php?post=11401&action=edit","web":"https:\/\/sentieroitalia.cai.it\/poi\/antrodoco\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":""},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[13.078532156634,42.416709613265]}}La storia<\/h2>\n
\nordine di Federico II ed affidato al Duca di Spoleto ed a suo fratello, rispettivamente Rinaldo e\u00a0Bertoldo. Anche i due Urslingen si ribellarono a Federico II ed il castello fu conquistato dalle truppe\u00a0imperiali nel 1233; nel 1382 fu venduto dalla regina Giovanna II per 11.000 fiorini agli Aquilani,\u00a0nel 1529 fu concesso da Carlo V a Gian Battista Savelli, comandante delle Guardie Pontificie; oggi,\u00a0un vecchio rudere domina dall’alto la cittadina, \u00e8 un sito ben messo, da frequentare per il piacere\u00a0che si prova quando lo sguardo dall’alto allarga l’orizzonte.<\/p>\n
\nin questo territorio, cos\u00ec come in quasi tutti i\u00a0territori del Regno delle Due Sicilie, la resistenza popolare all’invasore sabaudo-piemontese.\u00a0Fra il 4 e il 5 settembre 1862, la\u00a0popolazione fu duramente colpita da\u00a0un’alluvione (l’alluvione di Sant’Anna), che fece\u00a0trentanove vittime: il fiume Velino, esondando,\u00a0rase al suolo la chiesa di Sant’Anna, di cui non si\u00a0hanno pi\u00f9 testimonianze, e il borgo circostante.<\/p>\nCosa visitare ad Antrodoco?<\/h2>\n