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ll palazzo \u00e8 un esempio di architettura militare del XVI secolo con i suoi imponenti bastioni poligonali. Fu edificato nel 1542 per volere di Cesare Alidosi e Rizzardo, suo zio.
Fu costruito in pochissimi anni e con un grande dispendio economico che fece nascere delle controversie tra i familiari.
Alla morte di Rizzardo, cui fece seguito l\u2019anno seguente quella di Cesare, i lavori si fermarono e i bastioni di sud-ovest e nord-ovest rimasero incompleti.
Vi \u00e8 discordia fra gli storici in merito al nome dell\u2019architetto che progett\u00f2 il maniero. Sono stati citati tra gli altri il Bramante e Francesco da Sangallo.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019edificio doveva fungere sia da fortezza che da residenza signorile e dagli archivi \u00e8 possibile risalire all\u2019idea originaria che prevedeva una pianta quadrata, quattro bastioni angolari a losanga, un grande cortile interno e un ampio fossato ora scomparso.
Si entrava dalla porta principale a levante, ancora esistente, dopo aver superato il fossato con un ponticello a tre archi. Verso il paese, a sud, vi era un bel giardino circondato da un alto muro, descritto come il Giardino delle Delizie.
All\u2019interno ancora oggi, si pu\u00f2 visitare il Cortiletto delle tre fontane, che deve il suo nome a tre fontane a forma di conchiglia in arenaria. Si tratta di un autentico gioiello d\u2019arte rinascimentale con loggia sorretta da tre colonne di arenaria e affreschi eseguiti nel 1568 dal pittore faentino Giuseppe Pasini.<\/p>\n\n\n\n
Sotto la loggia, in alto, vi sono 8 nicchie circolari che accoglievano i busti di alcuni componenti della famiglia Alidosi, dei quali rimangono solo i nomi e le date.
Nel 1683, sotto Urbano VIII, Castel del Rio entr\u00f2 a far parte dello Stato Pontificio. Daquel momento inizi\u00f2 un periodo di incuria.<\/p>\n\n\n\n
Nel 1841 il comune prese in enfiteusi il palazzo ormai in totale rovina e ne divenne unico proprietario nel 1877.<\/p>\n\n\n\n
Il Palazzo \u00e8 stato interamente restaurato ed \u00e8 ora sede degli uffici comunali. Ospita inoltre nelle sue stanze la biblioteca,\u00a0il Museo della Guerra e della Linea Gotica<\/strong> e il\u00a0Museo del castagno<\/strong>.<\/p>\n","modified":"2020-05-26T08:46:24","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"taxonomy":{"webmapp_category":[11]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"https:\/\/test.cyclando.com\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/82626","wp_edit":"http:\/\/test.cyclando.com\/wp-admin\/post.php?post=82626&action=edit","web":"https:\/\/test.cyclando.com\/poi\/palazzo-alidosi-e-museo-della-guerra-e-della-linea-gotica\/","addr:street":"via Montanara","addr:housenumber":"1","addr:postcode":"40022","addr:city":"Castel del Rio (Bo)","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","address":"via Montanara, 1 Castel del Rio (Bo)"},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[11.5043898,44.21305410000001]}}