{"type":"featureCollection","features":[{"type":"Feature","properties":{"id":7413,"name":"Castellaro (Palanzano, loc. Valcieca – Monte Paler\u00e0)","description":"
Punto strategico d’eccellenza per il controllo delle vallate sottostanti, la Val Cedra e la Val d’Enza, il luogo di fortificazione del Castellaro fu stabilmente presidiato fin dal XII-XIII secolo. Da qui veniva assicurato anche il controllo del passo del Lagastrello (al tempo “Malpasso”) che collegava la Toscana con l’Emilia fin dall’epoca alto-medievale. Ci troviamo sulla dorsale settentrionale del Monte Paler\u00e0, nel cuore delle Valli dei Cavalieri, un’area appartenuta alle Terre Matildiche di antichi borghi medievali fortificati. Il Castellaro fu costruito e occupato nel XIII secolo a scopo difensivo e di controllo dalla famiglia Vallisneri di antica origine longobarda, sfruttando i vuoti di potere di queste aree montane vi impose il suo dominio, riuscendo poi a conservare a lungo le autonomie conquistate in epoca matildica. Solo nel 1448 la Repubblica di Parma (effimera istituzione esistente tra il 1447 e il 1449) attacc\u00f2 i presidi dei Vallisneri al fine di stemperare il loro controllo sulle Valli dei Cavalieri, distruggendo tra le altre cose, il Castellaro di Monte Paler\u00e0. Il castello sorge su un pianale a cui deve il nome, a strapiombo su di un’ansa del fiume Taro. Sondaggi, anche superficiali, portano alla luce anche le fondamenta che testimoniano la presenza di un piccolo borgo arroccato alle mura del castello. Antonio BOCCIA, Viaggio ai monti di Parma (1804), Parma, Artegrafica Silva, 1970; [embedyt] https:\/\/www.youtube.com\/watch?v=8KsOOjKESSQ[\/embedyt]<\/p>\n","modified":"2020-11-05T09:47:15","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"zindex":"","imageGallery":[{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/fig-4.jpg","id":4185,"caption":"Il complesso del castello visto da est (Foto Pier Luigi Dall'Aglio)"},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/fig-1.jpg","id":4186,"caption":"rilievo su cui si trova la cisterna"},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/fig-3.jpg","id":4187,"caption":"posto all'estremit\u00e0 occidentale del sito (Foto Pier Luigi Dall'Aglio)"},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/fig-2.jpg","id":4188,"caption":"l'apertura nella volta di copertura della cisterna (Foto Pier Luigi Dall'Aglio)"}],"image":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/fig-4.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[572,290],"where":[510,588,296]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/4184","wp_edit":"http:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=4184&action=edit","web":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/poi\/ruderi-del-castello-di-pietra-piana-bedonia-loc-carniglia\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","caipr_poi_title_alt":"Castello di Parpiana o di Carnigilia","caipr_poi_data_opera":"-","caipr_poi_data_manutenzione":"","caipr_poi_data_sopraluogo":"","caipr_poi_uso_attuale":"Rudere","caipr_poi_uso_storico":"Castello","caipr_poi_epoca":"XI-XII Sec.","caipr_poi_iconografia":"","caipr_poi_proposta_restauro":"","caipr_poi_proprieta":",,","caipr_poi_restauratore":"","caipr_poi_rilevatore":"Federica Mordonini|Lorenza Bisbano","caipr_poi_segnalato_da":"Truffelli Corrado","caipr_poi_stato_conservazione":"Rudere"},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.60296,44.479667]}},{"type":"Feature","properties":{"id":1855,"name":"Castello di Belforte (Borgotaro)","description":" Il castello di Belforte fu fatto edificare dal Comune di Parma a presidio militare della Valle del Taro. Nel 1247 il castello appartenne al Re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II, e nel secolo successivo vi si alternarono diverse famiglie, Sanvitale, Rossi, Da Correggio, Lupi, che di contesero il possesso della fortificazione, fino a quando nel 1347 il duca Luchino Visconti concesse il feudo ai Sanvitale, che lo mantennero fino al 1733, quando pass\u00f2 ai Dalla Rosa ed infine ai Pio Gambone di Genova che lo mantennero fino alla sopressione dei feudi, nel 1805. I resti delle murature forniscono ancora oggi una testimonianza di quella che era la consistenza della fortezza, \u00e8 ancora visibile alla sommit\u00e0 il basamento del mastio circondato dalla prima fascia muraria, di cui restano alcuni lacerti murari. Una seconda cortina doveva probabilmente inglobare alcune delle abitazioni in rovina che si trovano ai piedi dello sperone di roccia e la torre circolare, oggi pesantemente restaurata. (2) E. Dall’Olio, Itinerari turistici della provincia di Parma, vol. 2, p. 155;<\/p>\n (3) G. Cervi, Guida all’appennino parmense, Battei, Parma 1982, pp. 48-51 \/\/ (4) A. Greci, I borghi storici, Val Taro e Val Ceno, Gazzetta di Parma, Parma 2011, pp. 40-46.<\/p>\n","modified":"2020-11-05T09:45:48","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"zindex":"","imageGallery":[{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Belforte_Castello-1.jpg","id":1856,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Belforte_Castello-2.jpg","id":1857,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Belforte_Castello-3.jpg","id":1858,"caption":""}],"image":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Belforte_Castello-1.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[290],"where":[426,424,296]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/1855","wp_edit":"http:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=1855&action=edit","web":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/poi\/castello-di-belforte-borgotaro\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","caipr_poi_title_alt":"","caipr_poi_data_opera":"","caipr_poi_data_manutenzione":"","caipr_poi_data_sopraluogo":"28\/07\/2017","caipr_poi_uso_attuale":"Rudere","caipr_poi_uso_storico":"Fortificazione","caipr_poi_epoca":"","caipr_poi_iconografia":"","caipr_poi_proposta_restauro":"","caipr_poi_proprieta":",,","caipr_poi_restauratore":"","caipr_poi_rilevatore":"Monticelli Gaia","caipr_poi_segnalato_da":"","caipr_poi_stato_conservazione":"Rudere"},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[9.869708,44.514039]}},{"type":"Feature","properties":{"id":1645,"name":"Corte di Carpaneto (Tizzano Val Parma, loc. Carpaneto)","description":" La casa torre, attorno alla quale si \u00e8 venuta a sviluppare la corte rurale, costituisce l’elemento emergente del paesaggio architettonico dell’abitato di Carpaneto. L’edificio \u00e8 a pianta quadrangolare con tetto a quattro falde, sviluppato su tre livelli di abitazione e terminante con la colombaia delimitata da un cordolo in arenaria. Si conservano ancor sulla facciata principale le aperture riquadrate con stipiti e architravi in arenaria con decorazione orsata, tipici del XVII-XVIII secolo. Il fianco orientale \u00e8 chiuso da un muro di cinta che delimita la corte, parzialmente selciata, sulla quale si affacciano gli edifici a schiera costruiti in aderenza alla torre colombaia, databili, secondo gli elementi decorativi rimasti, al XVIII secolo. (1)
\nSTATO DI CONSERVAZIONE: della rocca non restano che i ruderi. Dai resti basamentali delle mura si possono riconoscere due stanze di piccole dimensioni e di forma quadrangolare adiacenti l’una all’altra che occupano gran parte dello spazio sommitale del rilievo. Altri ruderi, i resti probabilmente di una terza stanza, si possono scorgere sulla sinistra nascosti dalla vegetazione, percorrendo per qualche metro il sentiero 735 verso Monte Ronco Bora.
\nBibliografia:
\nAndrea Greci, Guida ai sentieri dell’Appennino parmense, vol.\u00a0<\/em>Val Bratica, Val Cedra e Val d’Enza<\/em>, 2011, Gazzetta di Parma.
\nFilippo Fontana, Le Valli dei Cavalieri, storia, territorio, araldica,<\/em> Palatina Editrice<\/strong>
\nI resti si trovano sul sentiero 735 che scende a Rigoso, una variante della\u00a0Via di Linari<\/a>, una delle Vie Storiche dell\u2019Emilia-Romagna che collega la citt\u00e0 di Fidenza all\u2019abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.<\/p>\n","modified":"2020-11-05T09:49:00","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"zindex":"","imageGallery":[{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Castellaro-Palanzano-1.jpg","id":7414,"caption":"Castellaro"},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Castellaro-Palanzano-2.jpg","id":7415,"caption":"Palanzano loc. Valcieca - Monte Paler\u00e0 (f. giu 2020)"},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Castelaro-Palanzano-3-1.jpg","id":7416,"caption":"Castellaro"},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Castellaro-Palanzano.jpg","id":7417,"caption":"Palanzano loc. Valcieca - Monte Paler\u00e0 (f. giu 2020)"}],"image":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Castellaro-Palanzano-1.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[290],"where":[685,429,418,382]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/7413","wp_edit":"http:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=7413&action=edit","web":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/poi\/castellaro-palanzano-loc-valcieca-monte-palera\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","caipr_poi_title_alt":"","caipr_poi_data_opera":"","caipr_poi_data_manutenzione":"","caipr_poi_data_sopraluogo":"30\/06\/2020","caipr_poi_uso_attuale":"","caipr_poi_uso_storico":"Fortificazione","caipr_poi_epoca":"XIII Sec.","caipr_poi_iconografia":"","caipr_poi_proposta_restauro":"","caipr_poi_proprieta":",,","caipr_poi_restauratore":"","caipr_poi_rilevatore":"Simone Ferrari|Valentina Fontanive","caipr_poi_segnalato_da":"","caipr_poi_stato_conservazione":"Rudere"},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[10.156046,44.397669]}},{"type":"Feature","properties":{"id":4184,"name":"Ruderi del Castello di Pietra Piana (Bedonia, loc. Carniglia)","description":"
\nLungo i fianchi del pianoro le campagne di scavi condotte dal prof. Pier Luigi Dall’Aglio hanno portato alla luce i muri di contenimento in pietra squadrata posata a secco, mentre all’estremit\u00e0 occidentale \u00e8 riconoscibile un piccolo rilievo che si ipotizza potesse ospitare una torre di vedetta. Questa forma: una torre circondata da mura irregolari segue l’esempio di analoghe fortificazioni diffuse in tutta l’area ligure tra il XII e il XIII sec.
\nLe prime testimonianze dell’edificio si hanno attorno al XI-XII secolo. Certamente nel XIII secolo il fortilizio era uno dei punti di forza della famiglia Luisardi, tanto che, nel 1257, questi si mossero proprio da Petra Plana per la conquista di Borgotaro.
\nNel 1283 il forte ed il vicino castello di Montarsiccio furono distrutti da un incendio ma entrambi risorsero pi\u00f9 forti di prima. A dimostrazione di ci\u00f2 si sa che nel 1335 il castrum di Pietra Piana si mantiene fedele alla famiglia Visconti di Milano nella sua lotta contro la Chiesa. Sempre da Milano, Francesco Sforza, rende nel 1454 a Manfredo Landi tutti i possedimenti che furono del padre fino alla sua morte avvenuta nel 1429, riannettendo il territorio allo Stato Landi.
\nDopodich\u00e9 la fortezza probabilmente decadde: il luogo non viene nemmeno citato nella Descrizione dei possedimenti dello Stato Landi compilata da Carlo Natale nel 1617. Nel 1635 risulta “desolato e distrutto”.
\nNel catasto del 1823, sulle reliquie del castello vi \u00e8 registrato un edificio, descritto col toponimo “casa di Pietra Piana”.
\ndi Corrado Truffelli:
\n“Nel suo scritto \u201cPer la storia di Bedonia\u201d (1924), G. Micheli fa risalire la famiglia dei Lusardi al Luxiardo figlio di Plato de Platis e ricorda il \u201cfamoso atto divisionale\u201d del 5 ottobre 1022 contenente l\u2019assegnazione al capostipite dei Lusardi del \u201cfortalitium Arsutii et omnibus terris, pactis et juribus () quae sunt ultra Tarum et Goteram citra Tarium ultra Valaculam usque ad terminum Genuae\u201d, e quindi anche di Petraplana, che sorge presso Carniglia a strapiombo sul Taro.
\nOggi sappiamo che il \u201cfamoso atto divisionale\u201d \u00e8 un falso; ci\u00f2 non toglie che, specie nel XIII secolo, il fortilizio di Pietra Piana, uno dei punti di forza dei Lusardi, potenti alleati di Ubertino Landi, abbia avuto una notevole importanza.
\nCi\u00f2 non imped\u00ec che, nel 1283, fosse incendiato e distrutto insieme al vicino castello di Montarsiccio; entrambi, comunque, risorsero \u201cpi\u00f9 forti di prima\u201d.
\nGuglielmo Capacchi osserva che il \u201ccastello era certamente ancora saldo nel 1335\u201d; il 23 dicembre 1454, Francesco Sforza restitu\u00ec a Manfredo, figlio del fu Manfredo di Lando, tutti i beni terrieri posseduti fino alla morte, avvenuta nel 1429, del fu Manfredo, fra essi sono indicati Montearsicio e Petraplana (perg. nn.2412 – 2415).
\nDopo il 1450, il castello dovette decadere, tanto che, nel 1617, non \u00e8 neppure citato fra le pi\u00f9 di 140 localit\u00e0 descritte nella carta geografica contenuta nel libro di Carlo Natale (e il Capacchi precisa che era \u201cdesolato e distrutto\u201d nel 1635).
\nIl Boccia, scrivendo nel 1804, riferisce che \u201csulla sponda sinistra del Taro rimpetto ai mulini di Carniglia vi sono molte reliquie di un forte e antico Castello di un luogo chiamato Pietrapiana, e d\u2019intorno ad esso per molta distanza scopronsi non pochi fondamenti di case.
\nSi dice che in queste nei tempi andati vi fosse una fabbrica di velluti, nella quale vi erano tredici tellaj\u201d.
\nNel catasto del 1823, nel luogo in cui sorgeva il Castello, \u00e8 indicato un piccolo edificio con la dicitura \u201cCasa di Pietra Piana\u201d.
\nNel 2004, per la cortesia del prof. Pier Luigi Dall\u2019Aglio \u00e8 stato possibile effettuare una campagna di rilievo dei ruderi, di cui si riportano alcuni risultati.
\nAttualmente la vegetazione penetrabile soltanto con grande difficolt\u00e0, rende quasi impossibile la lettura delle tracce sul terreno ”<\/p>\n
\nGuglielmo CAPACCHI, Castelli della montagna parmigiana, Parma, Artegrafica Silva, 1976;
\nFerruccio FERRARI, Il castello di Pietrapiana, in: Gazzetta di Parma del 15 febbraio 1982;
\nGiuseppe MICHELI, Per la storia di Bedonia, Parma, Unione Tip. Parmense, 1924;
\nCarlo NATALE, Libro della descritione in rame de i Stati et feudi imperiali di don Federico Landi, ecc., ristampa a cura di Compiano Arte e Storia, 1977;<\/p>\n
\n(1) E. Dall’Olio, M. Pellegri, G. Capacchi, Architettura spontanea nell’appennino parmense, vol. 2, Ente provinciale per il turismo di Parma, 1975, p. 155;<\/p>\n
\nBibliografia:
\n(1) Giuliano Cervi, Guida all’Appennino Parmense. L’ambiente naturale ed i caratteri degli insedimenti storici<\/em>, Battei, Parma 1987
\nLa corte si trova nell\u2019area di passaggio di una delle Vie Storiche dell\u2019Emilia-Romagna, la\u00a0Via di Linari<\/a>, che collega la citt\u00e0 di Fidenza all\u2019abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.<\/p>\n\u00a0<\/h6>\n","modified":"2020-11-05T09:45:36","color":"","icon":"","noDetails":false,"noInteraction":false,"zindex":"","imageGallery":[{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-9.jpg","id":1330,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-8.jpg","id":1331,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-7.jpg","id":1332,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-6.jpg","id":1333,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-5.jpg","id":1334,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-4.jpg","id":1335,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-3.jpg","id":1336,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-2.jpg","id":1337,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-1.jpg","id":1338,"caption":""},{"src":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-10.jpg","id":1339,"caption":""}],"image":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-content\/uploads\/2020\/11\/Carpaneto_Corte-9.jpg","taxonomy":{"webmapp_category":[290],"where":[395,274,270]},"accessibility":{"mobility":{"check":false,"description":""},"hearing":{"check":false,"description":""},"vision":{"check":false,"description":""},"cognitive":{"check":false,"description":""},"food":{"check":false,"description":""}},"locale":"it","source":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-json\/wp\/v2\/poi\/1645","wp_edit":"http:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/wp-admin\/post.php?post=1645&action=edit","web":"https:\/\/testcaiparma.wp.webmapp.it\/poi\/corte-di-carpaneto-tizzano-val-parma-loc-carpaneto\/","addr:street":"","addr:housenumber":"","addr:postcode":"","addr:city":"","contact:phone":"","contact:email":"","opening_hours":"","capacity":"","caipr_poi_title_alt":"","caipr_poi_data_opera":"XII\u00b0 sec.","caipr_poi_data_manutenzione":"","caipr_poi_data_sopraluogo":"10\/09\/2016","caipr_poi_uso_attuale":"Ruderi del castello","caipr_poi_uso_storico":"Struttura fortificata","caipr_poi_epoca":"","caipr_poi_iconografia":"","caipr_poi_proposta_restauro":"","caipr_poi_proprieta":",,","caipr_poi_restauratore":"","caipr_poi_rilevatore":"Monticelli Gaia","caipr_poi_segnalato_da":"","caipr_poi_stato_conservazione":"Rudere"},"geometry":{"type":"Point","coordinates":[10.219692,44.516314]}},{"type":"Feature","properties":{"id":1638,"name":"Castello di Tizzano Val Parma","description":"